Il trapianto autologo di cellule staminali non migliora la sopravvivenza globale nei pazienti con linfoma follicolare


La chemioterapia ad alto dosaggio con trapianto di cellule staminali autologhe ( HDC-ASCT ) per i pazienti non-trattati, in precedenza, per linfoma follicolare avanzato non-migliora la sopravvivenza globale rispetto alla sola chemioterapia a dosi convenzionali, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute ( JNCI ).

Il linfoma follicolare è il sottotipo più comune del linfoma non-Hodgkin in Nord America, caratterizzato da una lunga storia naturale, con remissioni e recidive multiple dopo il trattamento.

Sono stati combinati vari regimi chemioterapici con il trapianto di cellule staminali autologhe in studi clinici randomizzati per il trattamento del linfoma follicolare; tuttavia, gli effetti della chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe sulla sopravvivenza libera da eventi sono stati vari.

Al fine di determinare l'impatto della chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe rispetto alla chemioterapia a dosi convenzionali in pazienti adulti con linfoma follicolare avanzato, ricercatori del Princess Margaret Hospital di Toronto ( Ontario, Canada ), hanno effettuato una revisione sistematica e una meta-analisi di studi controllati randomizzati di confronto tra la sola chemioterapia e la chemioterapia con trapianto di cellule staminali autologhe.

I ricercatori hanno identificato studi rilevanti risalenti al periodo 1947-2009 nella letteratura per esaminare la sopravvivenza globale, la sopravvivenza libera da eventi, e gli eventi avversi associati al trattamento sia da chemioterapia a dosi convenzionali sia da chemioterapia ad alto dosaggio con il trapianto di cellule staminali autologhe.

Sette studi clinici randomizzati hanno soddisfatto i criteri di ammissibilità. Di questi 7, 3, con evidenza di qualità moderata, hanno mostrato che la chemioterapia ad alto dosaggio con il trapianto di cellule staminali autologhe non ha migliorato la sopravvivenza globale dei pazienti adulti con linfoma follicolare.
I 4 studi clinici randomizzati rimanenti, con evidenza di bassa qualità, hanno mostrato un miglioramento nella sopravvivenza libera da eventi per i pazienti che hanno ricevuto la chemioterapia con il trapianto di cellule staminali autologhe. Il rischio assoluto di morte da trattamento e gli eventi avversi non sono variati tra i due gruppi di trattamento.

Si è concluso che la chemioterapia ad alto dosaggio, combinata con il trapianto di cellule staminali autologhe, non-migliora la sopravvivenza generale nei pazienti adulti con linfoma follicolare non-trattati in precedenza.

In un editoriale di accompagnamento, ricercatori del Brigham and Women’s Hospital in Boston, hanno affermato che questa meta-analisi fornisce elementi a sostegno dell’impiego di Rituximab ( MabThera ) nel mantenimento; aggiunto a diversi regimi chemioterapici, l’anticorpo monoclonale ha migliorato la sopravvivenza globale.
Per questo motivo, per via del basso profilo di tossicità di Rituximab, viene consigliata una terapia di mantenimento con Rituximab ( da preferire alla chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe ) per i pazienti che raggiungono almeno una risposta parziale alla chemioimmunoterapia di prima linea in assenza di qualsiasi studio randomizzato controllato che confronti i due regimi.

Inoltre, la chemioterapia ad alte dosi con trapianto di cellule staminali autologhe è una strategia di trattamento efficace per i pazienti con linfoma follicolare, ma non sembra essere meno efficace nel contesto della prima recidiva di malattia rispetto a un trattamento primario, e quindi può essere utilizzata nell’ambito della terapia di salvataggio. ( Xagena2012 )

Fonte: Journal of National Cancer Institute, 2012

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